La politica italiana ha, se ce ne fosse stato bisogno, dimostrato tutta la sua incapacità non da meno è la politica locale.
Comportamenti e provvedimenti contro i cittadini / consumatori se ne registrano a bizzeffe, ma ora vorrei concentrare la mia attenzione sulla ZTL che tradotto significa Zona a Traffico Limitato. Brescia ha, come molte altre città, un centro storico con la piacevole caratteristica di essere steso alle pendici del monte Cidneo. Una vera chicca.
Da anni vi è il problema di limitare il traffico per abbattere l'inquinamento e per fare godere il centro.
Orbene la precedente Giunta decise di inibire l'accesso indiscriminato alle vetture private. Naturalmente la Giunta che attualmente governa la città, inutile dirlo di colore opposto, rivoluzionò la scelta spalancando gli accessi. I maligni giustificano questo dietrofront per le esigenze di un assessore che ha il suo negozio in pieno centro storico. Al di là delle malignità supponevo che se era stata fatta una scelta fosse stata fatta con in testa il bene della collettività.
La notizia di oggi è che a pochi mesi dalle elezioni il centro storico torna ad essere chiuso.
A questo punto io mi chiedo che senso ha questo tira e molla? Perchè ci sono voluti quattro anni per capire che la salute di chi vive e lavora in centro è più importante degli affari? Quante persone in centro si sono ammalate per aver inalato polveri sottili? Quanto è costato in termini di denaro e di tempo sprecato la scelta di disfare e poi riorganizzare la ZTL? A quale tecnico è stato affidato il compito di progettare il ritorno della ZTL?
Nessun commento:
Posta un commento